Stop agli aiuti per l’autotrasporto. Unatras: “Ma le imprese continuano a subire effetti devastanti”
Gli aiuti concessi al mondo dell’autotrasporto per far fronte ai pesantissimi aumenti di carburanti e non solo sostenuti nel primo trimestre dell’anno sono ormai garantiti e in dirittura d’arrivo, ma per il secondo trimestre i “rubinetti” dello Stato saranno chiusi. Una prospettiva che ha spinto i responsabili di Unatras, il coordinamento delle federazioni dell’autotrasporto di cui CNA Fita fa parte,, a scendere nuovamente in campo con un comunicato stampa in cui si “ stigmatizza la decisione del Governo di non prevedere alcun altro aiuto al settore trasporto merci, le cui imprese continuano a subire gli effetti devastanti della guerra in Ucraina, in special modo l’aumento del prezzo dei carburanti e del metano. Sebbene i risultati dei precedenti accordi, con stanziamenti a copertura degli aumenti subiti nel primo trimestre, stiano venendo finalmente alla luce (vedasi la terza parte dell’articolo postato sui “500 milioni” sempre in data 05 agosto 2022 -le altre due parte le potete leggere nelle date 29 e 30 luglio 2022), sarebbe stato quantomeno opportuno prevedere ulteriori fondi, tenendo presente che anche per il secondo trimestre le imprese che hanno investito in veicoli più ecologici e sicuri non potranno recuperare le accise”, si legge nel documento dove si afferma che “da una prima lettura del decreto Aiuti bis, non si ravvisa alcuna specifica misura per il settore dell’autotrasporto, diversamente da quanto previsto per altri settori e da quanto annunciato da esponenti politici prima dell’attuale crisi di governo”, auspicando “un ravvedimento e l’inserimento di risorse aggiuntive per il settore dell’autotrasporto, da sempre vero motore dell’economia del Paese”. Nel Decreto “aiuti bis”, comunque c’è la proroga dello “sconto accise” per tutti fino a settembre 2022. A confermare la misura è stato lo stesso esecutivo attualmente in carica, che l’ha inserita nel decreto Aiuti bis. Dunque, il Governo ha confermato la parola data qualche tempo fa di estendere ulteriormente l’aiuto fino alla fine della stagione estiva. La precedente scadenza era fissata al 21 agosto. A onor del vero, sulle basse delle indiscrezioni circolate, il proposito è di arrivare a prorogare il taglio della accise sui carburanti fino a ottobre. Intanto, il contributo governativo fino al 20 settembre costerà circa 900 milioni di euro. Tuttavia, manca fin qui il dato sugli incassi dell’extragettito del mese di luglio. Non appena sarà disponibile allora ci saranno le basi per allungare di nuovo la misura fino alla fine di ottobre. Per renderla effettiva occorrerà un decreto ministeriale ad hoc, che l’esecutivo si sarebbe impegnato a emanare.