Settore Pulizia, uno scambio culturale tra Italia e Germania

Una occasione di proficuo confronto tra le normative italiane e quelle di stampo europeo per il settore delle imprese di pulizie. Ciò è avvenuto nell’ambito di un incontro sollecitato dalla Associazione Eurocultura Mobilità Internazionale – che promuove sostiene e realizza attività ricerche e progetti internazionali e interculturali – con la Presidente CNA Imprese di Pulizia Veneto Antonietta Campesato. Questa associazione di intermediazione ha chiesto di conoscere le opportunità di lavoro, gli inquadramenti, le normative ed i dettagli tecnici per avviare uno scambio culturale tra le diverse realtà italiane ed europee nel settore delle pulizie artigianali. La Presidente Campesato si è resa volentieri disponibile all’incontro per confrontare le diverse metodologie di lavoro.

Molti i temi trattati che hanno sollecitato alcune riflessioni: dall’inquadramento artigiano che in Germania non prevede limite di addetti, all’inquadramento nella Camera di Commercio che per i tedeschi è suddivisa in settori di appartenenza, sino ad un proficuo confronto tra le diverse tecniche ed i diversi prodotti utilizzati, rispettosi dell’ambiente e volti ad un significativo risparmio di bene idrico.

Da destra Antonietta Campesato con la delegazione tedesca di Eurocultura

«È stato un incontro davvero interessante e fonte di ispirazione per migliorare anche le nostre tecniche e per ricercare diversi prodotti sull’esempio tedesco – ha riferito la Presidente Antonietta Campesato – in Germania si utilizzano ad esempio infatti panni già pre-impregnati per risparmiare l’acqua che vengono lavati una volta rientrati in sede: un prodotto molto utile per risparmiare i cambi di acqua che secondo il nostro modo di lavorare sono necessari. C’è sempre da imparare grazie a questi momenti di scambio a maggior ragione se si pensa che tra gli obiettivi del PNRR vi è la necessità di salva guardare l’ambiente e di andare verso una transizione sempre più green.  Un incontro utile anche per conoscere le normative di settore in vigore negli altri paesi membri così da meglio valutare i punti di forza e cogliere gli esempi facilmente mutuabili nel nostro mercato. Tra i temi affrontati nello specifico anche quello della gestione dei rifiuti, nodo particolarmente spinoso per la normativa italiana;  e quello relativo all’accesso alla professione che in questi anni ha dimostrato di non saper arginare l’incursione di nuove imprese non qualificate.

È stata occasione per capire come eventualmente migliorare le normative di settore sull’esempio delle esperienze degli altri paesi membri – conclude Antonietta Campesato – ma anche per riuscire a intercettare e risolvere problematiche già affrontate nella legislazione europea. Siamo orgogliosi che questa Associazione tedesca abbia scelto proprio noi  e ci auguriamo che apra la strada ad un dialogo sempre più proficuo.»