Scuola in presenza, CNA FITA: “Sì all’uso di bus privati come scuolabus”
Facilitare il prosieguo della scuola in presenza è possibile lavorando però sul potenziamento del trasporto pubblico. Secondo CNA Veneto infatti ad oggi in Veneto ci sarebbero almeno 700 bus privati, solo in parte utilizzati, che potrebbero essere usati per incentivare i servizi di trasporto persone in modo particolare nella fascia oraria di entrata e uscita da scuola. A fotografare la situazione in regione è Massimo Fiorese, vice-presidente regionale della FITA-CNA del Veneto: “Nella nostra regione sono circa 350 le imprese che si occupano di trasporto persone. Il parco dei bus privati oggi è usato solo in parte per lo svolgimento del servizio di potenziamento dei servizi di trasporto locale. A Venezia, Padova e Verona al momento sono circa un centinaio quelli impiegati a questo scopo. Restano invece fermi oltre 700 bus gita che al momento svolgono solo in parte servizio di bus navetta, per esempio per i centri commerciali. Mezzi che potrebbero invece essere molto utili se impiegati per il trasporto scolastico”.
Il nodo scoperto resta come sempre quello delle risorse: “Come accaduto nei mesi scorsi – sottolinea Fiorese – il Governo stabilisce una soglia, ieri confermata all’80 per cento, per la capienza e tocca poi alle Regioni organizzare il servizio. Resta però il problema delle risorse che, messe a disposizione dal Governo centrale, poi possono essere utilizzate dall’ente”.
“Il settore privato a livello nazionale può mettere a disposizione una flotta di circa 50mila mezzi per la scuola, tra autobus e van, già su strada – gli fa eco il responsabile della Fita CNA Veneto Sergio Barsacchi – Oltre il 90 per cento delle attività, infatti, è fermo. E gli autisti sono senza lavoro. Per il trasporto persone sarebbe una boccata d’ossigeno e per gli addetti del settore un modo per svolgere anche una funzione sociale”.