Riorganizzato il ministero Mims, ex Trasporti

La Gazzetta Ufficiale numero 56 del 6 marzo 2021 ha pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio numero 190 del 23 dicembre 2020 che riorganizza il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mims). Allora al vertice del Governo c’era ancora Conte e il ministero non aveva assunto l’attuale denominazione di “delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili” (denominazione che infatti non appare nel testo del Decreto).

Il Decreto riorganizza il ministero in tre dipartimenti: Dipartimento per la programmazione, le infrastrutture di trasporto a rete e i sistemi informativi; Dipartimento per le opere pubbliche, le risorse umane e strumentali; Dipartimento per i trasporti e la navigazione.

A loro volta, questi tre dipartimenti si articolano in quattordici direzioni generali. Infine vi sono sette provveditorati inter-regionali per le opere pubbliche e quattro per i trasporti e la navigazione.

Per quanto concerne il Dipartimento per i trasporti e la navigazione, il Decreto stabilisce i seguenti compiti:

  • programmazione, indirizzo, regolazione e vigilanza in materia di trasporti terrestri;
  • omologazione di veicoli e abilitazione dei conducenti;
  • programmazione e regolazione in materia di trasporto intermodale;
  • programmazione delle risorse statali in materia trasporto pubblico locale;
  • attività di indirizzo e di monitoraggio con riferimento ai piani urbani della mobilita sostenibile;
  • regolazione in materia di autotrasporto di persone e cose;
  • attività di indirizzo ai fini della sicurezza dei sistemi di trasporto a impianti fissi ad esclusione delle ferrovie;
  • gestione dei trasporti esercitati in regime di concessione;
  • indirizzo in materia di sicurezza stradale, prevenzione incidenti, formazione e informazione dei conducenti;
  • conduzione della centrale operativa del Centro di coordinamento delle informazioni sulla sicurezza stradale (CCISS), per l’erogazione dei servizi di info mobilità;
  • gestione applicativa e supporto allo sviluppo del sistema informativo motorizzazione; indirizzo, pianificazione e programmazione in materia di aviazione civile e vigilanza sugli enti di settore;
  • rapporti con organismi internazionali, europei e nazionali in materia di trasporto terrestre, marittimo ed aereo;
  • indirizzo, programmazione e regolazione in materia di navigazione e trasporto marittimo;
  • vigilanza sulle Autorità di sistema portuale e sulle attività nei porti;
  • infrastrutture portuali;
  • attività di indirizzo per la gestione e la disciplina d’uso delle aree demaniali marittime;
  • programmazione e gestione, previa intesa con le regioni interessate, del sistema idroviario padano-veneto;
  • disciplina del personale della navigazione marittima e interna, per quanto di competenza.

Le direzioni territoriali del Dipartimento per i trasporti e la navigazione sono quattro: Direzione generale territoriale del Nord-Ovest, per gli uffici aventi sede nelle regioni Piemonte, Lombardia e Liguria, con sede in Milano; Direzione generale territoriale del Nord-Est, per gli uffici aventi sede nelle regioni Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Marche, con sede in Venezia; Direzione generale territoriale del Centro, per gli uffici aventi sede nelle regioni: Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo e Sardegna, con sede in Roma; Direzione generale territoriale del Sud, per gli uffici aventi sede nelle regioni Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, con sede in Napoli.

Qui il Decreto 190 del 23 dicembre 2020 sulla riorganizzazione del ministero dei trasporti.