Revisione norme etichettatura, CNA presenta le proprie istanze alla Commissione europea
Sostenere l’armonizzazione delle norme di etichettatura a livello europeo prestando, al contempo, una maggiore attenzione agli impatti burocratici ed economici che le nuove disposizioni avranno sulle micro e piccole imprese della catena agroalimentare.
È questo il principale messaggio che CNA Agroalimentare, con il supporto dell’ufficio CNA Bruxelles, ha trasmesso alla Commissione europea rispondendo alla consultazione pubblica lanciata sulla revisione delle norme Ue sull’etichettatura dei prodotti alimentari. Prevista per la fine del 2022, la revisione del Regolamento 1169/2011 rappresenta una delle principali iniziative della strategia Farm to Fork.
Alla luce di un orientamento generale della consultazione che prestava poca attenzione sugli impatti che le modifiche proposte possono avere sulle micro e piccole imprese del settore, CNA Agroalimentare ha ribadito le proprie istanze sugli elementi centrali dell’iniziativa:
- la necessità di un’azione concreta in materia di educazione alimentare a tutti i livelli, al fine di permettere ai consumatori di prendere coscienza della centralità di scelte equilibrate e sostenibili;
- il sostegno ad un’armonizzazione dell’etichettatura nutrizionale ed all’introduzione di un’etichetta europea per i prodotti alimentari su base volontaria che tuteli realmente i regimi di qualità dell’intera Unione europea e i consumatori, attraverso una rappresentazione grafica adeguata, equilibrata e veritiera dei reali contenuti nutritivi degli alimenti e delle loro reali porzioni giornaliere;
- il convinto sostegno alla proposta italiana del NutrInform Battery quale migliore etichettatura nutrizionale dal punto di vista dell’immediatezza, facilità di comprensione e capacità educativa;
- la contrarietà alla fissazione di profili nutrizionali che rischiano di avere impatti determinanti in termini di discriminazione per i prodotti agroalimentari, in particolar modo per i prodotti tradizionali, artigianali e protetti dai regimi di qualità dell’Unione che rischierebbero di perdere le proprie specifiche qualità e caratteristiche andando in corso ad una riformulazione forzata;
- il favore verso una maggiore trasparenza dell’etichettatura delle bevande alcoliche, sottolineando al contempo i potenziali oneri e costi aggiuntivi per i micro e piccoli operatori del settore;
- il sostegno ad una riformulazione dell’indicazione della data di scadenza al fine di contrastare il fenomeno degli sprechi alimentari;
- la centralità di azioni e strumenti di supporto su misura per le micro e piccole imprese del settore affinché possano conformarsi alle nuove disposizioni che saranno introdotte.
CNA continuerà a ribadire tali istanze e il proprio impegno a tutela delle micro e piccole realtà del settore al fine di evitare l’insorgere di dannosi oneri amministrativi ed economici.