La Regione del Veneto approva i ristori per le imprese colpite da Covid-19

“Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione dei ristori da parte della Regione Veneto – dichiara il segretario di CNA Veneto Matteo Ribon – Da mesi nei vari incontri con la Regione abbiamo chiesto di sostenere le imprese delle filiere maggiormente penalizzate che non sono state già ristorate dagli interventi nazionali. Questa azione consente di tenere in vita un tessuto produttivo fatto di piccole e piccolissime imprese con importanti competenze che sono l’ossatura del Veneto e che possono contribuire a far ripartire l’economia non appena possibile.

Il segretario di CNA Veneto Matteo Ribon

Ora – chiude Ribon – è necessario prevedere bandi facili, snellire la burocrazia e far in modo che le risorse arrivino alle imprese nel minor tempo possibile. Guardiamo con fiducia al futuro anche se la situazione è molto difficile”. 

Le filiere coinvolte dal bando regionale

La misura della Regione del Veneto che approva i ristori per le imprese colpite da Covid-19 sarà attivata con uno o più bandi, dedicati alle aziende iscritte al registro delle imprese e aventi una sede operativa attiva in Veneto alla data della domanda di ristoro, e operanti nelle filiere di seguito specificate e nei settori individuati da specifici codici Ateco:

  • filiera eventi (congressi, matrimoni, cerimonie, etc.);
  • ambulanti con posteggi in aree di eventi, stadi (cosiddetti fieristi);
  • filiera trasporti persone;
  • filiera sport, intrattenimento, parchi divertimento e tematici (incluse le attività dello spettacolo viaggiante);
  • filiera attività culturali e spettacolo;
  • commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature, libri e articoli di cartoleria ed esercizi all’interno di centri o parchi commerciali la cui attività è stata sospesa per effetto del DPCM 24 ottobre 2020 e successivi o delle successive ordinanze del Presidente della Giunta regionale del Veneto. 

Le risorse messe a disposizione delle imprese

Il bando disporrà di una dotazione finanziaria pari a euro 16.865.921,05, dei quali euro 15.865.921,05 messi a disposizione dalla Regione nel corrente esercizio e di euro 1.000.000 da Unioncamere nell’esercizio 2021.