Giornata formativa CNA Veneto! Open Innovation per l’impresa artigiana
L’Open Innovation per l’impresa artigiana – Forniamo alle piccole imprese gli attrezzi per innovarsi. Questo il titolo della giornata formativa che CNA Veneto ha organizzato per giovedì 26 Maggio 2022, ore 16, al Best Western Plus Hotel Bologna (Mestre Venezia. Un bellissimo incontro tra imprenditori, startup e studenti. Le imprese di CNA Veneto hanno avuto l’occasione di confrontarsi con i giovani professionisti di JEVE – Junior Enterprise Ca’ Foscari Venezia sui vantaggi dell’ Open Innovation, o come abbiamo preferito chiamarla noi “innovazione aperta” per le PMI.
Che cosa è emerso nel corso dell’evento? Un interessante e proficuo dibattito non privo di sorprese; abbiamo cominciato ad abbattere quel muro che separa le imprese artigiane dalle startup. Grazie a JEVE: Andrea Rosi, Arianna Galasso, Clara Pollano, Flavia Konstanze Barbiero.
Un ringraziamento al fondatore di Open Marketplace, il primo Open Innovation Marketplace tutto Italiano, JacopoNaidi, per essere stato con noi ed aver movimentato il dibattito.
Perché di fronte alla pandemia, alla guerra, alla carenza di personale, la soluzione è aprirsi ed innovare! Ma come? Grazie alla condivisione di progetti, strategie, start up con altre aziende o gruppi di giovani imprenditori emergenti che saranno i futuri collaboratori delle imprese tradizionali. Quali, ad esempio, gli studenti della Junior Enterprise dell’Università Ca’ Foscari di Venezia (JEVE) grazie ai quali si entrerà nell’affascinante mondo dell’Open Innovation che hanno illustrato i vantaggi e le possibili applicazioni per le micro e piccole imprese del tessuto imprenditoriale veneto, avvalorati dai case study.
La modalità. Condividere l’innovazione. Open innovation consiste infatti nella condivisione di un nuovo progetto, una nuova idea o di uno spin off, grazie alla quale è possibile identificare possibili partner o collaboratori con i quali elaborare nuove progettualità e stimolare nuove competenze. Perché l’idea di fondo è che i giovani di oggi saranno i collaboratori di azienda nel futuro.
I dati: dal 2014 l’innovazione a + 25% nelle micro e piccole imprese. Le PMI stanno lavorando certamente sulla innovazione che è spesso parte integrante della propria attività. Ma ciò andrebbe codificato sia per poterlo trasmettere e condividere, sia per trovare nuove forme di investimento.
L’ultima rilevazione dell’European Innovation Scoreboard – lo strumento annualmente elaborato dalla Commissione europea per analizzare le prestazioni innovative degli Stati membri dell’UE – rivela una tendenza italiana al rialzo che dura in sostanza dal 2014, l’anno della prima indagine europea. In questo periodo, a fronte di una crescita media continentale del 12,5%, il nostro Paese ha migliorato le proprie performance a un ritmo esattamente doppio: +25%. Una scalata non indifferente, rispetto alla quale non può non essere riconosciuto un ruolo importante, se non fondamentale, alle micro e piccole imprese, universo produttivo spesso ritenuto arretrato. In Italia le imprese che contano meno di 49 addetti costituiscono infatti il 99,3% del totale, con il 62,6% degli occupati e rappresentano il 43,1% del fatturato. Va da se che la spinta innovativa non sarebbe stata possibile senza il loro forte contributo. Ma i risultati raggiunti non bastano per stare al passo con i tempi.
«Ci stiamo muovendo con un passo deciso in avanti – commenta Matteo Ribon, Segretario CNA Veneto – grazie anche ad un deciso rilancio delle attività, stimolando l’innovazione e la contaminazione di competenze, certamente locomotiva di questo convoglio che non continuerebbe la sua corsa se non vengono coinvolte le piccole imprese. Tutto il nostro Made in Italy, biglietto da visita da sempre apprezzato in tutto il mondo, marchio e garanzia di altissimo artigianato e qualità, è dovuto alla attenzione, quasi maniacale, di costante innovazione per cavalcare l’onda della concorrenza e per adeguare i nostri prodotti e servizi alle esigenze del mercato nazionale ed internazionale. Tuttavia, più si alza l’asticella della competizione globale, più diventa complicato procedere in autonomia, come ha rilevato una indagine della CNA, secondo cui solo il 40% dei progetti attivati da micro e piccole imprese sono innovativi. Ma senza innovazione non è possibile stare al passo e trovare nuove forme di collaborazione e aggregazione. E ancora, solo grazie all’innovazione è possibile, per le imprese, tornare alle prestazioni positive pre-Covid, in tempi celeri e non accumulare ancora più ritardi.»
Servono quindi organi di intermediazione che sappiano avvicinare e accompagnare le imprese alle strutture di ricerca e innovazione, quali le associazioni come la CNA, da sempre vicina ad artigiani e piccoli imprenditori, tradizionalmente in grado di avvertirne le esigenze, impegnata, spesso con successo, a connetterle con le istituzioni.
Motivo per cui CNA Veneto ha organizzato questo evento formativo e laboratoriale sul tema della Open Innovation calata nella realtà delle micro e piccole imprese e del mondo dell’artigianato in collaborazione con i giovani professionisti di JEVE.
JEVE
Junior Enterprise dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Nata con l’obiettivo di ridurre le distanze fra il mondo universitario e quello delle imprese, si interfaccia con realtà di diverso tipo offrendo servizi di consulenza aziendale. Offre così l’opportunità agli studenti di applicare nel concreto le nozioni apprese durante il percorso di studio e alle imprese nuove prospettive di sviluppo.