Olio di girasole, gli OSA possono non notificare la variazione degli alimenti
Olio di girasole e notifica variazione alimenti. In aggiunta a quanto comunicato dal Ministero dello Sviluppo Economico con circolare dell’11 marzo sollecitata dalla CNA (e che abbiamo segnalato in questo precedente articolo), il Ministero della Salute ha inviato mercoledì 16 una Comunicazione per fornire alcune indicazioni operative relative agli alimenti soggetti ad obbligo di notifica al Ministero della Salute alla luce della recente circolare del MiSE correlata all’attuale emergenza Ucraina.
Gli operatori del settore alimentare (OSA) possono, transitoriamente, non notificare la variazione degli alimenti, per i quali è obbligatoria la notifica (in questo caso in riferimento all’olio di girasole), quando:
1) tali alimenti sono oggetto delle modifiche dovute a motivate difficoltà di approvvigionamento di alcuni ingredienti legate all’attuale situazione dell’Ucraina;
2) gli OSA adottano tutte le misure previste dalla circolare citata, in vista degli adeguamenti progressivi delle etichette.
Quanto descritto è valido nell’ambito temporale dell’emergenza e può subire eventuali modifiche sulla base della evoluzione della posizione a livello UE.
Rimane fermo che la notifica va effettuata quando la modifica non è più transitoria ed emergenziale, ma diventa strutturale.
Le proposte di CNA Agroalimentare presentate al SIGEP
In considerazione dell’attuale situazione del mercato italiano, CNA lancia l’idea di un “Agrifood Recovery Plan” indispensabile per la tutela delle micro e piccole imprese del settore agroalimentare, che comprenda anche una diversificazione dei mercati di approvvigionamento e l’attivazione di un regime di aiuti straordinari.