In Gran Bretagna obbligo di tampone per i soggiorni superiori alle 48 ore

Anche in Gran Bretagna il test anti Covid-19 per i soggiorni superiori alle 48h sarà reso obbligatorio a partire dal prossimo 6 aprile 2021. Non ne basterà uno: i test dovranno infatti essere svolti continuativamente, in base alla quantità di tempo che occorrerà trascorrere sul territorio inglese. Il primo test dovrà essere effettuato entro due giorni dall’arrivo, i successivi invece ogni tre giorni di permanenza. Anche se ormai la Gran Bretagna non fa più parte dell’Unione Europea, questa scelta in materia di sicurezza sanitaria ricorda quanto messo in atto da alcuni Stati membri che, in maniera unilaterale e senza accordi preventivi, hanno imposto obblighi similari che poi hanno avuto gravi ripercussioni sui “corridoi verdi” e sulla la libera circolazione delle merci.

La scelta delle autorità britanniche arriva inoltre a pochi giorni dall’annuncio con cui è stato comunicato il raggiungimento delle 34 milioni di dosi di vaccino somministrate, ovvero oltre metà della popolazione, in quella che è una delle mobilitazioni di massa più imponenti del Paese. Gli effetti della campagna vaccinale inglese non sono tardati ad arrivare: i contagi e i morti da Covid-19 sono crollati (a Londra, per esempio, non si sono registrati decessi per la prima volta da sei mesi).
In particolare, per quanto riguarda il nuovo obbligo di tampone, come spiegato nella sezione dedicata del sito internet del Governo Britannico (qui il link), è necessario sostenere il primo test entro i primi due giorni dall’arrivo, il secondo test tre giorni dopo il primo test, mentre il terzo test tre giorni dopo il secondo test.

Pertanto, se il primo test viene fatto il primo giorno dopo l’arrivo, il secondo test sarà il giorno 4 e il terzo test il giorno 7. La data e l’ora di arrivo dell’autista saranno raccolte e registrate nel modulo di localizzazione passeggeri, che questi deve compilare nelle 48 h che precedono l’ingresso in Gran Bretagna. I test gratuiti per gli autotrasportatori sono disponibili presso i siti di consulenza degli autotrasportatori in tutto il paese. Non è richiesta la prenotazione, ma occorre controllare l’elenco dei siti per verificarne l’apertura e la loro disponibilità. In caso di test effettuato presso un sito di consulenza per trasportatori, all’autista è fornita una lettera, che riporta l’ora e la data del test (insieme all’indicazione numerica del test come, per esempio, giorno due ecc.) e alcuni dati personali, che possono essere utilizzati come prova dell’avvio del test. In alternativa, è possibile anche usare test effettuati sul posto di lavoro, se l’azienda presso cui il camionista lavora ha acquistato i test da un fornitore di test autorizzato; test rapidi antigenici a flusso laterale (a questo proposito occorre controllare i siti di test nella zona di riferimento; test privato a pagamento.

In caso di controllo su strada, l’autista che risultasse privo della prova di un test COVID-19 negativo, può essere multato di £ 2.000 (con il cambio attuale la multa corrisponde a, circa, 2.350 euro). Nel periodo di permanenza in Gran Bretagna, l’autista deve isolarsi nella cabina del camion. È possibile lasciare la cabina per scopi essenziali come mangiare, cercare assistenza medica e di emergenza, utilizzare impianti di lavaggio, assicurarsi che il veicolo e il carico siano idonei alla circolazione. Se la cabina non dispone di posti letto, è possibile soggiornare in un hotel o in un bed and breakfast. Per chi risiede nel Regno Unito, è possibile isolarsi da soli a casa per 10 giorni mentre non si lavora. È comunque necessario continuare a eseguire il test, durante questo periodo Per i soggiorni in GB inferiori alle 48 h il test non è obbligatorio, a meno che l’autista non si sia recato in un paese nella lista rossa dei divieti di viaggio negli ultimi 10 giorni.

Qui il link della sezione dedicata del sito internet del Governo Britannico: https://www.gov.uk/guidance/get-a-coronavirus-covid-19-test-if-youre-an-hgv-or-van-driver.