Nuova Sabatini, le risorse stanno terminando. E CNA lancia l’allarme

Le risorse della Nuova Sabatini sono destinate a finire entro giugno. A meno di un rifinanziamento in tempi rapidi. CNA lancia l’allarme su uno dei principali e più efficaci strumenti per supportare le imprese nell’acquisto di nuovi beni strumentali.

A inizio maggio infatti risultano ancora disponibili poco più di 200 milioni di euro, sufficienti per coprire le esigenze di un paio di mesi o poco più. Per coprire l’intero 2021 servirebbero 4-500 milioni che farebbero da volano a circa 6 miliardi di nuovi investimenti da parte delle imprese, soprattutto micro e piccole.

Una misura per gli investimenti delle piccole imprese del Veneto

Dall’avvio, nel 2014, ha sostenuto oltre 25 miliardi di euro di investimenti a fronte di un contributo pubblico pari a poco più di 2 miliardi, generando un effetto leva molto rilevante.

Dal 2018 il numero annuo di domande si è stabilizzato oltre quota 20mila e il flusso di finanziamenti supera i 4 miliardi. Nemmeno la pandemia ha frenato la Nuova Sabatini. Le cifre del 2020 sono superiori a quelle dell’anno precedente e nei primi quattro mesi del 2021 le domande sono già il 70% del totale dell’anno scorso. I volumi di risorse si attestano al 63%.

Lo strumento è stato affinato nel tempo. La durata ha consentito di qualificare le domande e la media di approvazione è passata dal 48% del primo anno, a valori superiori all’80%, offrendo così certezze e garantendo affidabilità. Elementi che avvicinano le imprese di minori dimensioni, il cuore del nostro tessuto produttivo che sono riuscite a crescere notevolmente per numero e volumi.

Quanto ai settori in cui sono avvenuti gran parte degli investimenti spicca il manifatturiero con oltre 13 miliardi e, conseguentemente, dal punto di vista geografico, primeggiano – e reggono anche il confronto con altri paesi avanzati – le regioni in cui è più accentuata la presenza di imprese di questo settore: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte.

Che cos’è la Nuova Sabatini?

La Nuova Sabatini è un contributo del Ministero dello Sviluppo Economico in conto impianti, il cui ammontare è pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% per le spese ordinarie e al 3,575% per gli investimenti 4.0.

La riforma della misura, portata avanti con la legge di bilancio 2021, ha previsto un’estensione della fruizione unica del beneficio a tutte le domande presentate a partite da inizio anno, togliendo le soglie massime dei finanziamenti deliberati che erano previste in precedenza.

Il recente restyling rende ancor più interessante uno dei principali interventi agevolativi a sostegno dell’acquisto di attrezzature, impianti e macchinari nuovi da parte delle micro, piccole e medie imprese.