Microbirrifici, accise ridotte sulla birra immessa nel consumo nel 2022
Come CNA Agroalimentare segnaliamo che è stato pubblicato in Gazzetta il Decreto Ministeriale del 21 marzo 2022 con il quale il Ministero dell’economia e delle finanze prevede disposizioni particolari per l’applicazione di un’aliquota di accisa ridotta alla birra immessa in consumo nel 2022. Il decreto inserisce l’art 10 bis rubricato Disposizioni particolari per la birra immessa in consumo nell’anno 2022, che prevede che alla birra immessa in consumo nell’anno 2022 da una fabbrica di birra, munita della licenza fiscale rilasciata ai sensi del decreto n. 153/2001, che ha una produzione annua superiore a 10.000 ettolitri e fino a 60.000 ettolitri di birra e ha tutti i requisiti, diversi dalla produzione annua, indicati all’art. 1, comma 1, lettera b), si applica, al momento dell’immissione in consumo nel territorio nazionale direttamente dalla predetta fabbrica, un’aliquota di accisa ridotta (ai sensi dell’articolo 35, comma 3-quater, del TUA). In particolare:
- sull’intero quantitativo di birra immesso in consumo nell’anno 2022 da una fabbrica avente una produzione, nel medesimo anno, superiore a 10.000 ettolitri e fino a 30.000 ettolitri, si applica l’aliquota di accisa prevista dall’Allegato I annesso al TUA nella misura ridotta del 30 per cento;
- sull’intero quantitativo di birra immesso in consumo nell’anno 2022 da una fabbrica avente una produzione, nel medesimo anno, superiore a 30.000 ettolitri e fino a 60.000 ettolitri, si applica l’aliquota di accisa prevista dall’Allegato I annesso al TUA nella misura ridotta del 20 per cento.
Come CNA Agroalimentare Veneto segnaliamo che il Decreto specifica che, ai fini dell’applicazione dell’aliquota ridotta, il depositario autorizzato della fabbrica comunica, mediante PEC, all’Ufficio delle dogane competente, entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del decreto nella Gazzetta, gli estremi della licenza fiscale e il volume stimato di birra che intende produrre nella fabbrica nel corso dell’anno 2022, che deve risultare superiore a 10.000 ettolitri e fino a 60.000 ettolitri.
Alla comunicazione è allegata una dichiarazione dalla quale risulta la produzione di birra presa in carico nel registro di magazzino per l’anno 2021, che deve essere compresa tra 10.000 ettolitri e 60.000 ettolitri, nonché la sussistenza di tutti i requisiti, diversi dalla produzione annua; il depositario autorizzato si impegna altresì a comunicare mediante PEC al predetto Ufficio delle dogane ogni successiva variazione dei dati trasmessi ai sensi del presente comma entro 10 giorni dalla data in cui le stesse variazioni si sono verificate.