Lavoro agile: le Parti sociali dell’artigianato veneto siglano il nuovo accordo
Lavoro agile in Veneto. Con la scadenza il 31 marzo della norma di legge relativa al lavoro agile introdotta nel periodo di emergenza Covid, dal 1° aprile la disciplina è nuovamente affidata alla contrattazione collettiva.
Le parti sociali dell’artigianato veneto il 4 aprile scorso hanno sottoscritto un accordo interconfederale che definisce la cornice normativa all’interno della quale dovranno inscriversi gli accordi individuali che consentiranno alle lavoratrici e ai lavoratori dell’artigianato di poter svolgere in modalità agile le proprie mansioni.
Il nuovo accordo conferma il protagonismo della contrattazione territoriale e della bilateralità veneta nei processi di rinnovamento organizzativo che interessano un numero sempre maggiore di piccole imprese venete. “Gli anni della pandemia ci hanno dimostrato che un salto culturale da parte delle imprese, anche quelle più piccole, delle lavoratrici e dei lavoratori è possibile. Abbiamo capito che si può lavorare anche al di fuori dei paradigmi standardizzati del tempo e del luogo di lavoro attivando nuovi sistemi di relazione basati sulla fiducia e sul raggiungimento degli obiettivi, senza perdere competitività. L’artigianato rilancia e punta su una nuova idea di lavoro che sappia essere innovativo, inclusivo e sostenibile. Per noi il lavoro agile è anche uno strumento in più per attrarre nuovi lavoratori, nuove risorse, nuove competenze e per permettere alle nostre imprese di crescere e rimanere competitive” commentano Roberto Boschetto di Confartigianato Imprese Veneto, Moreno De Col di CNA Veneto e Franco Storer di Casartigiani del Veneto.