Incontro a Palazzo Balbi con l’assessore regionale Roberto Marcato
Un incontro privato a palazzo Balbi a Venezia tra i vertici di CNA Veneto – il Presidente Moreno De Col e il Segretario Matteo Ribon – con l’Assessore allo Sviluppo economico, Energia, Legge speciale per Venezia Roberto Marcato.
Tra gli argomenti affrontati durante l’incontro: la questione dell’accesso al credito; gli interventi relativi a bandi e finanziamenti a sostegno delle imprese; il passaggio generazionale e la trasmissione delle competenze artigiane; le comunità energetiche e l’indipendenza energetica del Veneto.
L’accesso al credito è una delle priorità per le imprese che con il 2023 si accingono a restituire i finanziamenti accesi durante la pandemia e che si devono confrontare con l’aumento dei tassi di interesse. Durante l’incontro sono state analizzate le possibilità di favorire l’accesso al credito attraverso gli strumenti messi a punto dalla Regione Veneto e al ruolo di intermediario dei Confidi.
Particolarmente sentita la questione del passaggio generazionale che interessa molti mestieri e competenze tipiche dell’artigianato del territorio e del Made in Italy: grazie al riconoscimento del Maestro Artigiano ex legge regionale, si è sancito il ruolo dell’artigiano come custode di patrimonio di conoscenze ed esperienze che possono essere tramandate alle nuove generazioni, ma è necessario concentrarsi su come rendere attrattive queste professioni per i giovani. Tra gli obiettivi dell’incontro istituire uno strumento permanente che possa supportare le imprese nel delicato momento in cui si trovino ad affrontare questa fase evolutiva. È stato inoltre ribadito come l’avvio di una impresa sia per un giovane una opportunità straordinaria, non una ‘soluzione di serie B’. E per questo sarà necessario potenziare l’azione di sinergia con le scuole per promuovere l’autoimprenditorialità quale possibile futuro per i giovani.
«Il nostro artigianato – ha commentato il Presidente CNA Veneto Moreno De Col – costituisce un patrimonio che in questo difficile momento economico rischia di scomparire e che necessita da parte delle istituzioni di ogni possibile azione di sostegno. Attraverso anche la figura del Maestro Artigiano è possibile dare una risposta concreta a supporto delle nostre imprese e azione importante per contrastare la carenza di manodopera agevolando, inoltre, il passaggio generazionale di competenze. Una azione che valorizza il racconto di un artigianato che guarda al futuro. »
«Ora la priorità è agevolare l’ingresso per trasmettere loro le competenze incentivando la scelta della strada dell’imprenditoria delle giovani generazioni nel mondo dell’artigianato – ha aggiunto il Segretario CNA Veneto Matteo Ribon –. Per questo dobbiamo rendere questi mestieri un approdo per le giovani generazioni mediante azioni di formazione e rapporti di stretta sinergia con le scuole, ma anche e soprattutto con una stretta collaborazione in partnership con le associazioni datoriali e la Regione Veneto così da poter analizzare le criticità e proporre le soluzioni più adeguate al fabbisogno delle imprese.
Inoltre – ha aggiunto il Segretario Ribon – come CNA stiamo mappando il fenomeno dell’artigianato artistico a livello regionale convinti dell’apporto fondamentale che può apportare anche in relazione al turismo.»
Altro tema di forte attualità quello delle comunità energetiche, uno strumento che si sta diffondendo sul territorio.
Nel corso dell’incontro è emersa la volontà di un Veneto vuole diventare sempre più indipendente sul piano energetico e che uno degli strumenti potrebbero essere le comunità energetiche, con il coinvolgimento di pubblico e privato.
«I tempi ci chiedono in necessario cambio di marcia – ha concluso il Presidente CNA Veneto Moreno De Col –. Si parla di almeno 20mila imprese di artigianato del manifatturiero che potrebbero essere interessate ad attivare Comunità Energetiche sul territorio. Le comunità energetiche sono una realtà, ma non sempre è semplice replicarle in tanti territori. Per questo nell’ambito della programmazione Por FESR riteniamo opportuno che, tra le prime misure, venga approvato un intervento di sostegno alle imprese utilizzando le risorse comunitarie per attivare un nuovo modello di approvvigionamento energetico, creando azioni pilota da replicare e, ad un tempo, consolidando le buone pratiche per una transizione delle imprese verso nuove forme sostenibili.»