Le possibili implicazioni della transizione verde per il mercato del lavoro
La Commissione Europea ha presentato una pubblicazione riguardo “Le possibili implicazioni della transizione verde per il Mercato del Lavoro dell’UE”, fornendo prove descrittive sulle regioni e sui gruppi demografici che si prevede saranno maggiormente colpiti dai cambiamenti tra settori, imprese e occupazioni, discutendone le implicazioni politiche.
L’analisi della Commissione riporta come la transizione verde e le prospettive di sviluppo in tale ambito nel corso dei prossimi decenni, potrebbero innescare cambiamenti strutturali nel mercato del lavoro dell’Unione Europea tra cui possibili rischi distribuzionali e danni importanti al sistema produttivo, impattando sul mercato del lavoro e sulle condizioni lavorative.
Suddividendo le tipologie di occupazione in tre categorie, “Green Jobs”, “White Jobs” e “Brown Jobs”, il documento conclude che l’ultima categoria sarà quella maggiormente colpita dalla transizione verde. Attualmente si stima che questi posti di lavoro coprano circa il 5% dell’occupazione nell’UE e che saranno destinati ad affrontare una contrazione della domanda di lavoro con, in alcuni casi, anche una completa eliminazione graduale.
La pubblicazione riporta inoltre una serie di elementi chiave per facilitare la transizione e supportare i suoi impatti sul mercato del lavoro, tra cui:
- attuare misure politiche attraverso l’imposizione di regolamenti o l’introduzione di sussidi e sovvenzioni;
- individuare quali gruppi e regioni saranno particolarmente colpiti per agire con politiche mirate;
- effettuare investimenti adeguati ed efficaci nell’istruzione, nella formazione e nelle competenze;
- includere processi di trasformazione industriale;
- istituire sistemi di protezione sociale inclusivi per favorire l’attenuazione dei redditi, l’accesso ai servizi di abilitazione e il sostegno all’attivazione per i lavoratori che perdono il posto di lavoro.
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