Grano duro, si stima un calo del raccolto del 16%
Come CNA Agroalimentare riportiamo all’attenzione degli associati le stime sulla raccolta 2021-2022 di grano duro fatta da Ismea (MIPAAF).
La produzione italiana 2022 di grano duro potrebbe essere inferiore di circa il 16% rispetto all’anno precedente, prevalentemente a causa del deficit idrico registrato durante la fase post semina e delle elevate temperature degli ultimi mesi. È quanto emerge da una prima ricognizione condotta da Ismea, nei primi giorni di luglio, a operazioni di raccolta quasi completamente terminate. Il calo produttivo prospettato dall’Istituto è frutto della riduzione delle superfici destinate a frumento duro (-1,4% secondo le intenzioni di semina rilevate dall’Istat) e della contrazione delle rese per ettaro, che si collocherebbero, in media nazionale, a 2,8 t/ha, il minimo degli ultimi 5 anni.
Dal punto di vista qualitativo, la granella dovrebbe presentare su tutto il territorio buoni standard di qualità con un contenuto proteico mediamente compreso tra 11 e 13% sulla sostanza secca.
Dai mercati provengono i primi segnali di distensione dei listini dopo la fiammata registrata a partire da fine 2021 e che ha fatto toccare il record nell’ultima settimana del mese di giugno. Le quotazioni del prodotto estero non comunitario nella terza settimana di luglio si sono attestate a 558,75 euro/t in calo dell’1% su base settimanale e del 7,6% rispetto l’ultima settimana di giugno, mentre il frumento duro comunitario è rimasto stabile a 540 euro/t nelle prime tre settimane del mese. Medesima dinamica settimanale si rileva anche per il prodotto nazionale.
È tuttavia ancora presto, sottolinea Ismea, per individuare un orientamento ben definito delle quotazioni, in considerazione di alcuni elementi di criticità che permangono nei fondamentali del mercato. La domanda mondiale è prevista infatti in crescita. Allo stesso tempo permane ancora qualche incertezza sugli esiti produttivi in Nord America, in considerazione delle anomalie climatiche che ormai si presentano con sempre maggiore frequenza.