“Giallo Natale” per bar e ristoranti tra restrizioni e sicurezza

Per quasi due anni le attività dei servizi di ristorazione – sigla con la quale i vari DPCM del Governo hanno identificato i bar, i ristoranti, le pasticcerie, le pizzerie e gli altri esercizi commerciali – sono state al centro dell’attenzione a causa di una pandemia che ancora non molla. Con l’arrivo del freddo il virus pare avere ripreso vigore e nonostante una ampia campagna vaccinale – la regione sta andando a ritmo serrato verso l’87% di copertura vaccinale della popolazione over 12 –, in queste settimane stanno nuovamente crescendo i contagi. Alcune regioni italiane sono già in zona gialla, il Veneto con una ordinanza del Governatore Luca Zaia ci è entrato il 18 dicembre e fino al 16 gennaio. Tornano quindi le restrizioni pensate di volta in volta e sempre con sfumature diverse per contrastare il virus così come i dubbi da parte della clientela che non sa ancora se e come festeggiare questo Natale, dopo quello dello scorso anno trascorso all’insegna delle chiusure.

Durante questo lunghissimo e faticoso periodo i ristoratori, e con loro l’Associazione, hanno seguito passo dopo passo le diverse regole: le hanno consultate, interpretate e cercato di applicarle nel migliore dei modi, con un dispendio di energia e risorse non indifferente.

Anche perché i luoghi di ritrovo e di ristoro sono sempre stati sotto l’occhio dei riflettori e hanno sempre sperimentato per primi gli andamenti della pandemia e le relative misure per il suo contrasto. «È per questo che, ad oggi – dichiara Mirco Froncolati Presidente CNA Ristorazione Veneto – ci sentiamo in grado, e anche in dovere, per noi e per i nostri clienti, di dichiarare che i ristoranti sono luoghi sicuri. Sicuramente ognuno di noi oramai sa che dobbiamo agevolare il più possibile il rispetto delle regole. Ciò è rafforzato dal fatto che dal 6 dicembre il Governo è intervenuto con un potenziamento dei controlli, e con la sanzione della sospensione dell’attività per i recidivi, costretti ad impegnarsi al massimo in questa direzione.»