Fondo perduto al 50% per partecipare a fiere internazionali

Dal 17 Settembre 2020 la Simest, società pubblica specializzata in servizi finanziari per lo sviluppo del Paese, potrà erogare finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione delle PMI, con una quota di fondo perduto che si innalza al 50% del totale finanziato. Tra le misure finanziabili, la partecipazione a fiere ed eventi internazionali, all’estero e in Italia.

Caratteristiche del finanziamento

Le imprese che richiedono un finanziamento per competere sui mercati internazionali possono ottenere la metà della somma richiesta a fondo perduto, ossia senza obbligo di restituzione. Le spese ammissibili riguardano l’area espositiva, le spese logistiche, le spese promozionali e quelle per le consulenze connesse alla partecipazione. Simest (https://www.simest.it/homepage) mette a disposizione finanziamenti anche per avvalersi di Temporary Export Manager.

L’importo massimo finanziabile è di 150 mila Euro. La copertura arriva fino al 100% delle spese preventivate, entro un massimo del 15% dei ricavi dell’ultimo esercizio. La durata del finanziamento è di 4 anni, con 12 mesi di preammortamento. Il tasso d’interesse agevolato è pari allo 0,085%.

La nuova agevolazione è resa possibile dal via libera ottenuto dalla Commissione Europea. C’è tempo fino al 31 Dicembre per presentare le domande.

Il fondo perduto al 50% è volto al potenziamento dello strumento Finanziamenti per l’internazionalizzazione. Questo ha preso il via nel culmine della pandemia per poi essere ampliato sia in termini di risorse, sia di raggio d’azione. In particolare, è stata quadruplicata la disponibilità del fondo pubblico da cui Simest attinge la liquidità per finanziare le aziende ed è stato eliminato per il 2020 l’obbligo di presentare garanzie.

Come sta andando

In questi giorni si riscontra il successo delle misure messe a disposizione per sostenere l’internazionalizzazione del tessuto imprenditoriale attraverso Simest. Sono oltre 2mila le domande trasmesse per accedere ai diversi strumenti previsti.

CNA ha chiesto ai ministri competenti di sostenere ancora queste misure destinando ulteriori risorse affinché si possa andare incontro all’interesse mostrato dalle imprese. In particolare, quelle operanti sul fronte dell’internazionalizzazione sono impegnate in uno sforzo senza precedenti per mantenere le quote di mercato, e far sì che l’Italia conservi il proprio ruolo nello scenario internazionale.

Lo stesso sistema fieristico italiano è in crisi. La situazione è ancora più evidente in Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, dove si svolgono la maggior parte delle manifestazioni italiane. Ma il settore sta cercando di ripartire, coniugando per quanto possibile le manifestazioni in presenza con le versioni in digitale.