Le ultime novità sull’Etichettatura ambientale volontaria del packaging

Dal 26 settembre 2020 è entrato in vigore l’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi. La norma che ha introdotto tale obbligo, però, ha lasciato spazio a molti dubbi interpretativi.

In questo contesto la CNA ha collaborato, insieme alle altre associazioni di categoria del settore, ad un tavolo di lavoro promosso dal CONAI, per arrivare ad una lettura condivisa e di filiera dei nuovi obblighi.

Il lavoro portato avanti in questi mesi ha prodotto delle Linee Guida per l’Etichettatura ambientale, pubblicate lo scorso 16 dicembre.

Cosa prevedono le norme sull’etichettatura degli imballaggi

Le nuove norme sull’etichettatura ambientale degli imballaggi, distinte a seconda della destinazione d’uso dell’imballaggio, prevedono che:

  • se l’imballaggio è destinato al consumatore finale, i contenuti previsti per l’obbligo riguardano:
    • la codifica alfanumerica identificativa del materiale come da Decisione 129/97/CE, e
    • le informazioni per supportare il consumatore finale alla corretta raccolta differenziata dell’imballaggio (es. “Raccolta differenziata + Famiglia di materiale. Verifica le disposizioni del tuo Comune”);
  • se l’imballaggio è destinato al canale B2B, i contenuti previsti per obbligo riguardano unicamente la codifica alfanumerica identificativa del materiale come da Decisione 129/97/CE, mentre hanno carattere di volontarietà ulteriori informazioni aggiuntive sulla raccolta.

A seguito dell’entrata in vigore dell’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi nel settembre 2020, abbiamo come CNA portato avanti la richiesta di prevedere un regime transitorio di diciotto mesi che consentisse ai produttori e agli utilizzatori di imballaggio di adeguare i propri processi produttivi e gestionali ai nuovi obblighi previsti dalla norma.

Le novità introdotte dal Milleproroghe

Il decreto Milleproroghe ha previsto la sospensione dell’obbligo di apporre sugli imballaggi destinati al canale B2C le indicazioni per il corretto conferimento in raccolta differenziata fino al 31 dicembre 2021. Le imprese avranno un anno di tempo per adeguarsi all’obbligo e prevedere anche questa informazione sugli imballaggi destinati al consumatore finale.

Il decreto Milleproroghe non ha, però, previsto la sospensione dell’obbligo di apporre sugli imballaggi la codifica alfanumerica identificativa del materiale. Pertanto, i produttori degli imballaggi (primari, secondari, terziari) devono prevedere tale codifica.

Scarica la Guida all’Etichettatura aggiornata a maggio 2021