Elezioni politiche: ecco l’Agenda Unatras per l’autotrasporto

Unatras scrive alle forze politiche elaborando un documento in cui analizza le principali criticità del settore, le soluzioni da mettere in campo e le regole che dovrebbero essere seguite. L’obiettivo è quello di proseguire il tavolo di confronto permanente e dare priorità all’attuazione del Protocollo d’Intesa sottoscritto lo scorso 17 marzo. Dopo l’elenco delle proposte al governo prodotto da Assotir alcune settimane fa, oggi è Unatras a sottoporre all’attenzione delle forze politiche candidate alle elezioni del 25 settembre una lista di priorità relative al settore dell’autotrasporto.

In sintesi:
Misure economiche – Caro carburanti
L’obiettivo primario è quello di varare misure ad hoc per gli operatori dell’autotrasporto per contrastare/compensare i maggiori costi derivanti dall’aumento dei prezzi dei carburanti. Inoltre, va spinto il piede sul pedale dei pagamenti degli incentivi ministeriali per investimenti nel
rinnovo dei mezzi, formazione ed intermodalità. È altresì importante riconfermare le risorse strutturali al settore, fintanto che non vengano applicate le regole.

Regole
Proprio sul fronte delle regole, Unatras ne individua almeno 8 che andrebbero maggiormente affinate:
Definire una norma coerente sulla rappresentanza del settore
Definire l’obbligatorietà delle norme sui costi della sicurezza, il rafforzamento della norma sui tempi di pagamento e l’efficace regolamentazione delle attese al carico/scarico
Rivedere l’impianto normativo dell’accesso al mercato che penalizza le imprese più virtuose, in piena contraddizione con le politiche di transizione ecologica e tutela ambientale
Prevedere un calendario dei divieti che favorisca la libera circolazione dei mezzi pesanti nei giorni festivi, tenuto conto delle esigenze generali.
Dare piena funzionalità alle motorizzazioni civili, immettendo in organico nuovo personale qualificato e completando l’affidamento ai privati di alcune funzioni fondamentali per la sicurezza stradale
Prevedere l’esclusione dell’autotrasporto dall’obbligo di contribuzione all’Autorità di Regolazione dei Trasporti senza una ridefinizione dei compiti che garantisca il rispetto delle regole nel settore
Rivedere criteri e adempimenti burocratici eliminando gli ostacoli alla piena esecuzione dei trasporti eccezionali
Continuare la sperimentazione del nuovo sistema di tracciabilità R.E.N.T.R.I. per accompagnare le azioni di compliance del trasporto rifiuti

Professione autotrasportatore
Le proposte sono quattro: 1) abbassare i limiti di età a 19 anni per la guida dei mezzi pesanti, snellire le procedure per il conseguimento delle patenti e prevedere sgravi contributivi e fiscali per favorire l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro; 2) valorizzare l’immagine del settore che svolge un servizio essenziale per il Paese e l’economia attraverso messaggi di comunicazione mirati ed efficaci; 3) valorizzare e promuovere percorsi formativi specialistici negli istituti tecnici superiori per il settore Trasporti e Logistica; 4) incrementare l’indennità di trasferta esente da tassazione per i conducenti, anche per fronteggiare il grave problema della carenza di autisti.

Europa
Rispetto alle politiche di respiro europeo, la prima proposta riguarda i pacchetti Fit For 55 e RePowerEu. Per Unatras bisognerebbe «prevedere tempistiche congrue e strumenti idonei per favorire la transizione ambientale, verso cui anche il settore dell’autotrasporto è da tempo impegnato, accompagnando le imprese verso il cambiamento senza fare macelleria sociale».

Infine, l’associazione dice «no» all’ipotesi di revisione della direttiva sulla tassazione sui prodotti energetici e all’eliminazione del rimborso parziale delle accise (in Italia si paga l’accisa più elevata d’Europa), «no» all’eliminazione delle esenzioni consentite per il gas naturale (per non
penalizzare le filiere presenti nel Paese). Netto «no» anche all’estensione per l’autotrasporto del sistema ETS (se applicato si tradurrà in un incremento ulteriore di costo di circa 25 centesimi di euro al litro). «Sì», invece, al finanziamento per il rinnovo del parco mezzi così da consentire l’accesso di nuove imprese al mercato solo se dotate di autoveicoli di categoria Euro VI o a trazione alternativa e non inquinante. «Sì» anche al pretendere dalle Istituzioni Ue il rispetto del principio della libera circolazione delle merci, contrastando le azioni unilaterali con particolare riferimento al valico del Brennero.
in allegato il manifesto.