Economia veneta in affanno: necessari interventi urgenti

Economia veneta in affanno: necessari interventi urgenti. L’economia del Veneto mostra segnali di rallentamento sempre più evidenti e, per molti indicatori, cresce meno della media nazionale. È quanto emerge dall’ultima edizione del Monitoraggio dell’Economia dei Territori, realizzato dal Centro Studi Sintesi per CNA Veneto, che restituisce l’immagine di un tessuto produttivo sotto pressione, alle prese con perdita di imprese, difficoltà di accesso al credito e aumento dei costi.

Secondo l’analisi, nel periodo 2021-2025 la crescita economica regionale si è fermata al +6,5%, contro il +7,1% della media italiana. Anche i consumi segnano un divario, confermando un quadro complessivo meno dinamico rispetto al resto del Paese. “Fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile registrare performance peggiori della media nazionale”, sottolinea il Presidente di CNA Veneto, Moreno De Col. “Oggi, invece, è evidente la necessità di invertire la rotta con un nuovo patto per la competitività e lo sviluppo”.

A preoccupare è soprattutto la progressiva perdita di imprese. Tra settembre 2021 e settembre 2025 in Veneto sono scomparse 12.823 aziende, pari a un calo del 3%, superiore alla media nazionale. Il comparto artigiano, pur rimanendo uno dei pilastri dell’economia regionale con un’incidenza del 28,4% sul totale delle imprese attive, ha perso oltre 5.300 unità nello stesso periodo.

Un ulteriore elemento critico è rappresentato dalla stretta creditizia. I finanziamenti bancari alle imprese venete si sono ridotti del 16,2%, con una contrazione particolarmente pesante per le piccole imprese, che registrano un -27,1%. Un dato che rischia di compromettere investimenti, liquidità e capacità di crescita delle PMI, già penalizzate da un’inflazione più elevata rispetto alla media nazionale.

Nonostante tutto, l’imprenditoria veneta continua a dimostrare resilienza: gli investimenti sono cresciuti del 22%, leggermente sopra il dato italiano. “Un segnale importante – osservano De Col e il Direttore Generale di CNA Veneto, Matteo Ribon – che però da solo non basta a compensare le difficoltà strutturali”.

Da qui l’appello alle istituzioni regionali. CNA Veneto chiede l’attivazione immediata di una cabina di regia con la Regione, per affrontare in modo coordinato le principali sfide: competitività, infrastrutture, passaggio generazionale, lavoro, welfare, formazione e competenze. “Il Veneto non può permettersi di perdere la sua tradizionale forza economica – concludono De Col e Ribon –. Servono politiche industriali mirate e un sostegno concreto alle PMI. Il momento di agire è ora”.