Decreto autoproduzione energia, un successo CNA

Decreto Autoproduzione, un successo CNA. Il DM impegna 320 milioni di euro a supporto degli investimenti in autoproduzione di energia delle PMI e nell’eventuale installazione di sistemi di stoccaggio. Gli interventi ammessi riguardano la realizzazione di impianti solari fotovoltaici o di impianti mini eolici, per autoconsumo immediato, da installare sui tetti degli edifici produttivi o su coperture di strutture pertinenziali a servizio degli edifici stessi.

Rispetto alle tecnologie individuate, si registra l’introduzione all’interno della misura anche dei piccoli impianti eolici, originariamente non previsti dal PNRR per questa linea di investimento.
Positiva è la riserva del 40% delle risorse a favore di micro e piccole imprese.

Si segnala anche l’obbligo, per accedere al beneficio, di effettuare una diagnosi energetica ex ante, i cui costi potranno essere coperti per il 50% dall’impresa. Inoltre, ai fini dell’ammissibilità, l’investimento dovrà riguardare una sola unità produttiva che sia nella piena disponibilità dell’impresa e rispettare una soglia minima pari a 30 mila euro.

Possibili complicazioni potrebbero riguardare il meccanismo previsto per l’accesso alle agevolazioni, basato su una procedura valutativa a graduatoria gestito da Invitalia e in ragione della quale le richieste otterranno un punteggio sulla base di alcuni criteri specificamente previsti dal DM.

Il decreto ha previsto la non cumulabilità del beneficio con altre agevolazioni che si configurano come aiuto di stato, mentre sarà possibile cumulare il beneficio con altre agevolazioni che non siano aiuto di stato purché il cumulo non superi l’intero costo ammissibile.

L’avvio operativo della misura è comunque subordinato all’emanazione di un Decreto direttoriale che definirà i termini e le modalità di presentazione delle domande e con il quale sarà puntualmente indicata l’ulteriore documentazione necessaria per lo svolgimento dell’attività istruttoria da parte di Invitalia.

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