De Micheli: «All’autotrasporto va riconosciuto il suo ruolo strategico anche quando si tornerà alla normalità»
Il ruolo strategico dell’autotrasporto. CNA segnala che con due interventi in due giorni successivi, la ministra dei Trasporti torna a ribadire la funzione del settore e promette di fare in modo che non venga sminuita quando si tornerà alla normalità. Nei prossimi giorni – ha annunciato – saranno pubblicati i costi di riferimento.
Doppio appuntamento ravvicinato – seppure in video – della ministra delle Infrastrutture e di Trasporti, Paola De Micheli, con il mondo dell’autotrasporto. In entrambi ha sottolineato ed enfatizzato tre concetti.
«Oggi l’Italia si è resa conto del vostro ruolo. Farò in modo che accada anche in futuro» Il primo può essere ritenuto idealmente il seguito del messaggio che inviò nello scorso marzo, in piena emergenza lockdown, perché anche in questo caso – come allora – è tornata a ringraziare l’autotrasporto perché svolge con continuità e professionalità un lavoro oggettivamente reso più complicato dalla pandemia, ma ha anche aggiunto che adesso anche tutto il paese si è reso conto del suo ruolo. Proprio per questo – ha sottolineato – «terrò alta l’attenzione sul settore perché non vorrei che in un futuro ritorno alla normalità venisse derubricato il vostro ruolo strategico».
«Non c’è sostenibilità ambientale, se non è accompagnata con quella economica» Il secondo concetto riguarda la sostenibilità, un concetto uno e trino per la ministra, in quanto quella ambientale – più frequentemente tirata in ballo – deve necessariamente convivere con quella economica e quindi con quella sociale. Un’applicazione pratica di questo concetto è stata fornita rispetto al paventato incremento delle accise sul gasolio: «Continuerò a battermi – ha detto ribadito – perché non possiamo imporre misure che rappresentano dei disincentivi per la transizione ecologica fino a quando non avremo garantito la sostenibilità economica e la transizione per tutti i comparti che verrebbero disincentivati. Le due cose devono andare insieme. Altrimenti pagheranno lavoratori e aziende che già si assumono i rischi in un settore che ha molte complessità».
«Gli interventi sulle autostrade liguri o la A14 sono serviti a garantire la vostra sicurezza» Il terzo concetto è quello della sicurezza, con cui la ministra De Micheli sembra aver voluto giustificare gli interventi effettuati sulle autostrade liguri o lungo il litorale adriatico coperto dalla A14 per ribadire che questi e altri lavori «servono a garantire la vostra sicurezza e per farvi compiere il vostro lavoro con tranquillità». Più precisamente De Micheli si è detta consapevole del fatto che nel periodo estivo sia siano creati problemi di viabilità e quindi anche difficoltà economiche da sanare («nei prossimi giorni o nei prossimi mesi), ma il tutto era «finalizzato a proteggervi» perché «prima di tutto viene la salute e la sicurezza, precondizione per esercitare ogni professione». Oltre agli interventi infrastrutturali la ministra ha anche annunciato un forte intervento nella digitalizzazione, in particolare di quella collegata all’intermodalità, in quanto funzionale a «ridurre i tempi e i costi burocratici e ad accelerare i controlli».
De Micheli ha anche ricordato una serie di cose fatte – dallo sblocco delle deduzioni forfettarie, all’incremento di 50 milioni nel 2021 del fondo per investire nel rinnovo dei veicoli, fino all’attivazione di risorse per la rottamazione dei mezzi. Poi ha anche preannunciato di aver richiesto al ministero dell’economia di aumentare le risorse da destinare al settore, partendo da quelle da convogliare verso il rimborso dei pedaggi. Un aumento – ha spiegato – ritenuto necessario vista pure la contingenza attuale, in cui sono maggiori i rischi non soltanto di un «aumento dei costi» ma anche di «mancata riscossione dei crediti in una filiera lunga che non sempre agisce nel rispetto del diritto di essere pagati nei tempi previsti dal contratto».
Infine due annunci molto importanti per il settore. Il primo riguarda quello la pubblicazione nei prossimi giorni dei valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio, avendo dato specifiche indicazioni in tal senso al direttore generale per il trasporto stradale e l’intermodalità, Vincenzo Cinelli.
Marebonus e ferrobonus: «Gli incentivi vanno spostati verso gli operatori stradali»
Il secondo riguarda la proroga del ferrobonus e del marebonus, rispetto al quale è stato aperto un negoziato con l’Unione europea per verificare la possibilità di spostare i benefici concessi dalle due misure direttamente sugli operatori della strada, «essendo al momento attuale troppo spostati su quelli marittimi e ferroviari».