Crisi energetica: stop ad ogni speculazione, serve un tetto “europeo” ai rincari

Quelli che nei mesi scorsi erano legittimi timori sono divenute drammatiche certezze: le bollette energetiche hanno raggiunto livelli insostenibili che mettono a rischio imprese e cittadini. Sono migliaia le imprese artigiane a effettivo rischio chiusura perché non più in grado di sostenere i costi dell’energia: migliaia di mestieri e di tradizioni che rischiano di sparire; migliaia di famiglie che non possono più sostenersi. CNA è consapevole dello sforzo profuso dal Governo già a partire dalla fine del 2021, con numerosi e costanti interventi volti ad attenuare l’impatto del caro-energia sulle bollette di cittadini e imprese. Ma il fenomeno è talmente grave che tali misure non sono state sufficienti a compensare bollette che ormai pesano 3-4 volte di più sui costi aziendali. Va subito fermata la speculazione in atto mettendo in campo tutte le azioni di blocco possibili.

«Il Piano per i risparmi di gas ed energia elettrica deve coinvolgere le imprese, e CNA è pronta a fare la propria parte per supportare le imprese – commenta Moreno De Col, Presidente CNA Veneto –.  Per noi la strada dell’autoconsumo e delle comunità energetiche è via maestra: come già avvenuto nelle grandi crisi energetiche del 1973 e 1979, constatiamo come la strada necessaria sia diversificare le fonti e costruire un piano energetico nazionale adeguato. È ormai evidente, anche alla luce del drammatico perdurare del conflitto Russo-Ucraino, che vada fissato un tetto al prezzo del gas, una priorità del Paese su cui chiediamo dunque l’impegno congiunto di tutte le forze politiche nel sostegno ad una azione del governo nel contesto europeo. Non possiamo inoltre più rinunciare ai rigassificatori e allo stoccaggio.»

«Ci troviamo dinanzi ad una condizione che da molti mesi riduce la competitività delle imprese mettendo a rischio ripresa e occupazione, destinata a tramutarsi in una pericolosa spinta inflazionistica – aggiunge il Segretario CNA Veneto Matteo Ribon –, e ad uno scenario nel quale il tessuto della tradizione artigiana del nostro territorio rischia di sparire per sempre. E’ quindi necessario che l’emergenza del caro bollette vada supportata con ulteriori contributi e dilazioni. E parallelamente rimane alta l’attenzione sulla necessità di garantire le forniture in vista del prossimo inverno. Le parole del Ministro Cingolani anticipano l’arrivo di un Piano per risparmiare il gas nei prossimi mesi che si aggiungerà agli interventi già messi in campo per potenziare rigassificatori e stoccaggi.»

«Su questo fronte – concludono i vertici di CNA Veneto – sollecitiamo la necessità di un confronto preventivo e funzionale alla definizione del Piano in modo da evitare nuove pesanti ricadute sulle attività produttive che, già provate dai rincari, non potrebbero sostenere anche gli impatti di potenziali contingentamenti. Il Piano per i risparmi di gas ed energia deve coinvolgere le imprese e CNA è pronta a fare la propria parte per supportare e accompagnare le nostre imprese.»