Covid-19, il prezzo della pandemia per le imprese venete

Covid-19, il prezzo della pandemia per le imprese venete. Statistiche Flash, i dati pubblicati dalla Regione Veneto confermano quanto sostenuto da CNA Veneto già a maggio nel corso dell’incontro con l’assessore regionale del Veneto Roberto Marcato. “Le imprese per ripartire hanno bisogno di nuova liquidità”, aveva dichiarato il Presidente di CNA Veneto Alessandro Conte. Ora a tre mesi di distanza i problemi sembrano non essere cambiati: secondo l’indagine della Regione circa un’impresa su due prevede una mancanza di liquidità nel corso del 2020 e più di una impresa su 3 prevede seri rischi operativi e di sostenibilità dell’attività (35,1% in Veneto, 38% in Italia). Oltre il 30% delle imprese venete teme, inoltre, che si ridurrà la domanda nazionale e locale dei propri prodotti e servizi. L’indagine di CNA condotta su 600 imprese del Veneto mostrava come secondo il 72 per cento degli intervistati il proprio fatturato avrebbe potuto subire un calo tra il dal 20 al 50% rispetto all’anno precedente. Inoltre a maggio il 35,6 % aveva richiesto un finanziamento fino a 25.000 garantito dal fondo centrale di garanzia, ma il 92% non lo ha ancora ottenuto. “Un dato che dimostra come alla base vi sia un problema non di merito – dichiara il Segretario di CNA Veneto Matteo Ribon – ma di tempistica nell’erogazione del credito da parte degli istituti bancari”. Infine il credito concesso è servito per il 44,4% a sostituire totalmente o in parte le linee di credito esistenti: “E’ dunque evidente come per il restante 55,6 per cento ci sia bisogno di nuova liquidità. Riteniamo che il fondo di rotazione anticrisi da 60 milioni di euro approvato su cui si è espressa favorevolmente anche la terza commissione consiliare rappresenti un passo in avanti importante. Ora però è necessario che vengano definite quanto prima i requisiti e le modalità di accesso, coinvolgendo direttamente i confidi”.