Coronavirus, l’allarme delle imprese trasporto persone: “Siamo allo stremo, uno su quattro non arriverà a Settembre”
“Le imprese del trasporto persone sono allo stremo. Servono rapidi e tangibili interventi a loro sostegno. Altrimenti, entro settembre, il comparto perderà almeno un quarto delle imprese”. Al lanciare l’allarme è il responsabile della CNA Fita del Veneto Sergio Barsacchi che ricorda come nella sola Regione Veneto il settore conti oltre 1200 imprese e oltre 5mila e 500 lavoratori tra tassisti, noleggio con conducente auto e autobus. A livello nazionale il comparto è composto da 38mila imprese, in larga parte artigiane, con 40mila addetti e 70mila veicoli.
“Questo settore – dichiara Barsacchi – ha subito, sta subendo e rischia di subire ancora a lungo gli effetti negativi della pandemia. Eppure è scarsamente considerato benché nella fase di emergenza, e tuttora, abbia operato con obblighi di servizio, come nel caso dei taxi, e in totale rimessa e fatturato a zero nel caso di ncc e autobus. E’ necessario trovare soluzioni capaci di contenere le principali voci di costo e al tempo stesso lavorare su interventi in grado di stimolare una nuova domanda di trasporto, con forme di integrazione al Trasporto pubblico locale, e di aprire nuovi segmenti di mercato, come i servizi dedicati nell’ambito socio-sanitario, stanziando risorse specifiche e rafforzando le misure di sostegno in termini di ristoro a fondo perduto. Il dramma che si sta prefigurando per le imprese non può essere sottovalutato. Le risorse, anche territoriali, a disposizione vanno indirizzate con oculatezza per sostenere concretamente il settore. In questi giorni apprendiamo dai quotidiani locali, che spetterebbe ad altre istituzioni pensarci. Ci chiediamo – chiude il responsabile – dunque a cosa siano servite le ore di discussione e di video conferenze, le pagine di documenti con proposte “unitarie” presentate, gli inviti caduti nel vuoto a “guardare” quel che da altre parti si è fatto: penso al Piemonte, alla Sicilia, al Lazio e alla Campania. Talvolta, quando le cose funzionano, è sufficiente copiare”.