Conflitto tra Russia e Ucraina, CNA Veneto al Tavolo di Concertazione regionale

CNA Veneto ha partecipato al Tavolo di Concertazione delle Categorie Economiche indetto oggi dall’Assessore regionale allo Sviluppo Economico ed Energia Roberto Marcato, per valutare l’attuale situazione internazionale segnata dal conflitto Russia-Ucraina e le preoccupanti conseguenze economiche per le imprese venete.

«Dopo due anni di pandemia ci ritroviamo ora in un’altra crisi che proprio non ci saremmo mai aspettati: una guerra nel cuore dell’Europa – così ha relazionato il Presidente CNA Veneto Moreno De Col –.  Nella seconda parte del 2021 il nostro tessuto imprenditoriale aveva intrapreso una buona reazione; il caro energia e l’aumento di prezzi delle materie prime di questi primi mesi hanno impresso una preoccupante battuta di arresto sulla nostra economia. La situazione bellica nell’Est europeo ora ci porta ulteriori preoccupazioni, in primis per la questione umanitaria. Non possiamo che unirci alla condanna unanime del mondo politico e delle istituzioni verso questo atto scellerato e ci mettiamo a disposizione della Regione per qualsiasi azione a supporto umanitario sia necessaria per venire in aiuto della popolazione ucraina e dei profughi che sono in arrivo. Certamente l’impatto di questa situazione sul nostro tessuto economico è pesante: si acuiscono i problemi energetici, il costo carburanti, l’inflazione. Le giuste sanzioni che sono state inflitte alla Russia colpiranno molte delle nostre filiere: dall’export, al turismo, alla meccanica, alla manifattura, all’agroalimentare, ai trasporti di persone e merci che senz’altro andranno incontro ad un blocco della mobilità.»

«I distretti produttivi veneti – ha aggiunto il Segretario CNA Veneto Matteo Ribon – hanno intrattenuto rapporti commerciali con la Federazione russa per 466 milioni di euro: la Russia infatti è l’ottavo mercato con un aumento dell’export del +12,6 rispetto al 2020, in particolare per le filiere della meccanica (macchinari e impianti), della logistica, dell’agroalimentare, della moda e del lusso per oreficeria e accessori. Un impatto che certamente andrà a ripercuotersi sulle subforniture dell’artigianato e che come CNA Veneto dobbiamo monitorare.»

«Necessario questo momento di incontro e di confronto – ha concluso il Presidente CNA Veneto De Col – per valutare azioni che la Regione Veneto dovrà mettere in atto per sostenere il tessuto economico veneto.»