CNA Veneto: “Fase 2 non può essere sinonimo di caos. Servono condizioni chiare e realmente ispirate alla sostenibilità pratica”
Fase 2 non può essere sinonimo di caos. “Se è veramente una Fase 2 non può esistere il caos normativo a cui stiamo assistendo. Le imprese non devono diventare le vittime sacrificali di eventuali conflitti di attribuzione tra le istituzioni. Servono delle indicazioni che aiutino le imprese ad affrontare questa fase con la dovuta serenità. Alle attività del Veneto interessa ripartire secondo condizioni chiare e realmente ispirate alla sostenibilità pratica”.
Queste le parole del segretario di CNA Veneto Matteo Ribon a margine dell’incontro convocato dalla Regione del Veneto nel pomeriggio di oggi con le associazioni datoriali e le parti sociali per affrontare il tema delle riaperture a partire dal 18 maggio. “Apprezziamo gli sforzi profusi dalla Regione per pianificare la ripresa delle attività a partire da lunedì e siamo pronti collaborare. Dopo gli effetti del lockdown, con l’avvio della fase2, pmi e artigiani del Veneto stanno soffrendo ora sotto la pressione delle norme che chiedono di garantire l’adozione delle misure di prevenzione del contagio, l’utilizzo dei dpi e di tutte le regole per garantire il distanziamento sociale. Quello che dobbiamo in ogni modo evitare – chiude – è che vi siano difficoltà o confusioni dettate dalle linee guida provenienti da istituti o istituzioni diverse”.