CNA Comunicazione Veneto: riconfermati i Presidenti Barioli, Dalla Villa e Zavarise
Martedì 13 luglio, presso il Novotel di Mestre, si è tenuto il Consiglio Regionale Elettivo dell’Unione CNA Comunicazione e Terziario Avanzato e dei relativi Mestieri. I 18 Delegati, alcuni dei quali collegati da remoto, hanno votato i nuovi Presidenti dei Mestieri per il mandato 2021-2025, di fatto riconfermando gli uscenti Portavoci di Mestiere.
Si tratta di: Filippo Dalla Villa per Comunicazione e Stampa, Michele Zavarise per il Digitale e Adriano Barioli per Fotografia e Video. Quest’ultimo succede al Presidente Dalla Villa nel coordinamento dell’unione, diventando così Presidente Coordinatore Unione CNA Comunicazione e Terziario Avanzato Veneto. I tre imprenditori sono stati anche indicati quali rappresentanti veneti alle Assemblee Nazionali dei Mestieri.
«Accolgo volentieri il testimone da Filippo Dalla Villa, che ha guidato l’Unione negli ultimi otto anni con passione ed entusiasmo. – commenta Adriano Barioli – Il mio obiettivo è innanzitutto portare avanti quanto fatto finora, proseguendo nella direzione da lui tracciata. Credo sia importante continuare ad essere bravi a cogliere le opportunità che si vengono via via a creare e, soprattutto nei prossimi mesi, a farsi trovare pronti. Con idee valide, con progettualità importanti e con il lavoro di squadra sono sicuro che i nostri mestieri, così diversi ma anche così complementari, possono rendersi protagonisti della ripartenza del nostro sistema. Il mio sogno? Ritagliarci un ruolo anche a Milano Cortina 2026».
Nato a Feltre (BL), fotografo professionista con oltre vent’anni di esperienza in diversi ambiti professionali, abbina all’attività di fotografo anche l’attività di docente di fotografia presso l’istituto Leonardo da Vinci di Belluno. Delle prospettive future per il mondo della fotografia, dice: «Da fotografo, mi auguro davvero che il mondo torni presto ad essere quello di prima. Abbiamo bisogno di tornare a farci ispirare da quello che ci sta intorno, dalle esperienze e dai linguaggi che solo apparentemente sono distanti dai nostri. In questo senso, mi piacerebbe tornare a fare formazione in presenza: la didattica a distanza è stata sicuramente la soluzione più idonea a tamponare la situazione emergenziale, ma ci preclude qualsiasi ragionamento più ampio. La fotografia vive di contaminazione tra forme d’arte e si nutre di cultura».