Libera circolazione delle merci in Europa, adottati tre documenti per chiarire le norme
La Commissione Europea ha adottato tre documenti di orientamento per chiarire le norme esistenti sulla libera circolazione delle merci al fine di aiutare i cittadini europei, le imprese e le amministrazioni nazionali a sfruttare appieno il mercato unico.
Guida al Regolamento sul mutuo riconoscimento delle merci
Il primo documento è rappresentato dalla Guida all’attuazione del Regolamento sul mutuo riconoscimento delle merci. Il provvedimento offre informazioni dettagliate su vari aspetti della normativa, tra cui la dichiarazione di reciproco riconoscimento per gli operatori, la valutazione delle merci per le autorità nazionali e i servizi di supporto forniti dai centri SOLVIT e dai punti di contatto dei prodotti (PCP).
Guida alle disposizioni sulla libera circolazione delle merci
Il secondo documento è invece la Guida all’applicazione delle disposizioni dei trattati in materia di libera circolazione delle merci (articoli 34 – 36 TFUE) che mira a migliorare l’applicazione e l’esecuzione del diritto dell’Unione Europea in materia di libera circolazione delle merci tenendo conto della pertinente giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sugli ostacoli che possono rendere più difficile la libera circolazione delle merci nel mercato unico.
Consulta qui il documento (in inglese)!
Linee guida sulla vigilanza del mercato delle merci
Infine, la Commissione ha pubblicato le Linee guida sulla vigilanza del mercato delle merci che chiariscono l’articolo 4 del nuovo regolamento sulla vigilanza del mercato e mirano a garantire che i prodotti che raggiungono il mercato dell’Unione Europea, in particolare quelli venduti online, siano conformi alle norme europee sui prodotti
Consulta qui il documento (in inglese)!
I documenti si basano sul piano d’azione per una migliore attuazione e applicazione delle norme del mercato unico. Sono finalizzati ad affrontare le perturbazioni subite a seguito delle misure restrittive introdotte da alcuni Stati membri nel contesto della pandemia di Covid-19.