Cereali, in aumento sia l’import che l’export nei primi 7 mesi del 2022
Come CNA Agroalimentare vogliamo segnalare che sulla base dei dati provvisori Istat elaborati da Anacer, l’Associazione nazionale dei Cerealisti, le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi sette mesi del 2022 sono risultate in aumento nelle quantità di 601.000 tonnellate (+5,2%) e nei valori di 1.517,8 milioni di Euro (+39,7%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le importazioni dei cereali in granella aumentano complessivamente nelle quantità di 406.000 tonnellate (+5,5%): +487.000 t di granturco (+15%) +338.000 t di grano tenero (+14%), +126.000 t di orzo (+50%) e +25.000 t di altri cereali (+20%). In netto calo gli arrivi dall’estero di grano duro (-571.000 t, pari a -39%).
L’import di riso (considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio, lavorato e rotture di riso) aumenta di 120.000 t (+87%), così pure i prodotti trasformati/sostitutivi (+10%), i mangimi (+7,4%) e la crusca (+16%). Le importazioni dei semi e frutti oleosi si riducono di 72.000 t (-4,1%), mentre quelle di farine proteiche vegetali aumentano di 45.000 t (3,2%).
Le esportazioni dall’Italia nel settore dei cereali nei primi sette mesi del 2022 sono risultate in aumento sia nelle quantità di 422.000 tonnellate (+15,9%), sia nei valori di 1.013,3 milioni di Euro (43,1%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi sette mesi del 2022 un esborso di valuta pari a 5.346,1 milioni di Euro (3.828,1 nel 2021) ed introiti per 3.361,1 milioni di Euro (2.347,9 nel 2021).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1.985,0 milioni di Euro, contro -1.480,2 milioni di Euro nel 2021.