Caro Prezzi materie prime: Fondo da 100 milioni per la compensazione delle imprese appaltatrici
Approvato un nuovo emendamento al Decreto Sostegni bis che prevede la possibilità di richiedere la compensazione dei prezzi per le imprese appaltatrici di contratti pubblici in corso che abbiano subito variazioni di prezzo superiori all’8%, sulla base della rilevazione del Mims prevista per ottobre 2021.
La stazione appaltante provvederà alla compensazione alternativamente con le risorse accantonate per far fronte agli imprevisti nel quadro economico di ogni progetto, con i ribassi d’asta qualora non ne sia prevista una diversa destinazione, o alternativamente attingendo al «Fondo per l’adeguamento prezzi da 100 milioni» che sarà istituito con decreto del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili.
La compensazione è determinata applicando alla quantità dei singoli materiali, impiegati nelle lavorazioni eseguite e contabilizzate dal direttore dei lavori dal primo gennaio 2021 al 30 giugno 2021, le variazioni rilevate dal decreto ministeriale. Verranno rilevate le variazioni e riconosciuta la compensazione in caso di aumenti superiori all’8%.
A far scattare la procedura per le compensazioni saranno le imprese, presentando una richiesta alla stazione appaltante («a pena di decadenza») entro 15 giorni dalla rilevazione del caro prezzi del Mims prevista entro il 31 ottobre 2021.
Fabio Fiorot, CNA Veneto: “Positivo segnale per sostenere le imprese in difficoltà a causa dell’aumento dei prezzi che segnaliamo da tempo. Una boccata di ossigeno per chi opera nel settore pubblico. Purtroppo niente cambia invece per il settore privato, dove permane una bolla speculativa che strozza imprese e cittadini, causando gravi ripercussioni sull’efficacia di provvedimenti come il superbonus. E’ necessario e quantomai urgente mettere in campo politiche di contrasto alla speculazione anche nel settore privato. Purtroppo il principale problema è il limite temporale risicato della misura che incentiva l’assalto alla carovana. Lo abbiamo detto e ripetuto al governo: E’ ora di finirla con le proroghe annuali a singhiozzo delle detrazioni fiscali o con orizzonti temporali ridicoli per l’attuazione di norme complesse come il superbonus. Bisogna cambiare passo con politiche di medio termine che da un lato permettono una programmazione efficace di imprese e cittadini, dall’altra evitano fenomeni speculativi come quello in corso.”