Il caffè veneto proposto candidato a patrimonio immateriale dell’Umanità dell’Unesco

È stato presentato al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali il dossier di candidatura de “Il caffè espresso italiano tra cultura, rito, socialità e letteratura nelle comunità emblematiche da Venezia a Napoli” a patrimonio immateriale dell’Umanità dell’Unesco.  

Il dossier di candidatura scaturisce dall’unione di due precedenti dossier, su sollecitazione dalla Commissione Nazionale Unesco, per giungere a una candidatura unitaria che valorizzasse le tradizioni italiane legate ad una delle bevande più popolari del mondo e che da Napoli a Venezia ha sviluppato una storia secolare: il rito e l’Arte del Caffe Espresso Italiano, promosso dal Consorzio di tutela del caffe espresso italiano tradizionale e La cultura del Caffè Napoletano tra Rito e Socialità proposto dalla Comunità emblematica napoletana con il supporto della Regione Campania. 

Questa candidatura nasce da un percorso virtuoso, che in qualche modo dimostra come è possibile superare le differenze: due candidature diverse che si uniscono per arrivare a meta, per il riconoscimento del valore del caffè espresso italiano come patrimonio immateriale dell’Unesco. Di fatto riconosciamo il valore della tazzina di caffè a tutte le latitudini del nostro Paese. E’ uno di quei momenti importanti per l’Italia perché riusciamo a far capire quali sono le nostre eccellenze e proporle alle comunità internazionali con serietà e credibilità forse come nessun altro“, ha sottolineato il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli.

Come CNA Agroalimentare Veneto non possiamo che essere orgogliosi di questa iniziativa e aspettare per vedere quale dossier sarà presentato a Parigi.

Ho seguito il dossier e ho avuto numerosi confronti a livello governativo. L’idea di candidare il nostro caffè a patrimonio dell’umanità è una consacrazione della tradizione, dell’identità e della storia veneta”. Così commenta il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, la candidatura avanzata dal ministero delle Politiche Agricole all’Unesco per ottenere un riconoscimento universale dell’espresso italiano quale patrimonio immateriale dell’Umanità.