Asporto oltre le 18 per bar, pub, birrerie, caffetterie ed enoteche, ateco 56.3

La circolare del Ministero dell’Interno datata 7 maggio, di cui in allegato, che contiene il chiarimento sull’asporto per i bar e le altreè stata pubblicata sul sito istituzionale del ministero.

Il provvedimento stabilisce che relativamente alla riapertura delle attività dei servizi di ristorazione svolte da qualsiasi esercizio nella zona gialla – per i soggetti che, in tale zona, svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dal codice ATECO 56.3, la vendita per asporto è da ritenersi consentita anche oltre le ore 18,00, nel rispetto dei vigenti limiti orari agli spostamenti.

Non è comunque consentita la consumazione sul posto o nelle adiacenze dei pubblici esercizi, in qualsiasi orario.

Ricordiamo che il codice Ateco prevalente 56.30.00 Bar e altri esercizi simili senza cucina ricomprende:

  • bar;
  • pub;
  • birrerie;
  • caffetterie;
  • enoteche.

Ricordiamo, infine, che anche nelle Faq del Governo per le zone gialle viene riportato relativamente alle attività di ristorazione:

In questa zona, dal 26 aprile 2021, è consentito, dalle ore 5.00 alle 22.00 e comunque nel rispetto dei limiti orari stabiliti per gli spostamenti, il consumo al tavolo esclusivamente all’aperto nei bar, nei ristoranti e nelle altre attività di ristorazione. Fino al 31 maggio 2021 compreso non è invece consentito il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali.

Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita anche la vendita con asporto di cibi e bevande. La consegna a domicilio è consentita senza restrizioni, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti”.

Osservatorio Ristorazione

È stato presentato nei giorni scorsi l’Osservatorio Ristorazione.

Dall’indagine emerge che il comparto delle attività dei servizi di ristorazione nel 2020 ha perso circa il 40% del volume di affari registrato nell’ultimo anno prima della pandemia.

Sono più di 22mila le attività del settore che si sono viste costrette a chiudere. Poco più di 9mila quelle avviate. Non andava così male da dieci anni.

Secondo il rapporto, che fa un focus sul delivery, il 43% dei ristoratori ha dichiarato di fare consegne direttamente, con propria flotta di rider e sistemi di ordinazione.

Emendamenti CNA al Decreto Riaperture

La CNA ha predisposto degli emendamenti al Decreto Riaperture. I tre che riguardano il settore della ristorazione sono:

  • Si propone che dal 1° giugno 2021, nella zona gialla, le attività dei servizi di ristorazione, svolte da qualsiasi esercizio, siano consentite anche al chiuso, con consumo al banco, sul posto e al tavolo, dalle ore 5:00 fino alle ore 22:00, nel rispetto di protocolli e linee guida adottati;
  • il secondo propone dal 1° giugno lo svolgimento di feste susseguenti a cerimonie civili e/o religiose, considerando il graduale calo dei contagi e l’incedere della campagna di vaccinazione, si possa anticipare la data di ripresa di banchetti, ricevimenti e buffet, conseguenti a matrimoni e feste private in genere, purché svolti nel rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza e delle misure di prevenzione. Il Paese si sta pazientemente avviando sulla strada della ripartenza. Urge ragionare, allora, in termini predittivi, se si vuole rifuggire l’improvvisazione e programmare normativamente la ripresa di ogni forma di manifestazione collettiva in presenza;
  • il terzo emendamento si allinea a quanto già previsto per i congressi e convegni e quindi si propone che dal 1° luglio 2021, in zona gialla, siano consentite le sagre e le fiere locali e altri eventi e manifestazioni assimilabili, nel rispetto di protocolli e linee guida adottati, ferma restando la possibilità di svolgere, anche in data anteriore, attività preparatorie che non prevedono afflusso di pubblico.