50 milioni al trasporto pubblico locale

“Se la aziende del TPL e gli enti locali vorranno interloquire anche con le aziende private mediante la costruzione di un rapporto chiaro, equo e remunerativo – dichiara il responsabile veneto del settore Sergio Barsacchi – le imprese del settore associate alla Cna del Veneto sono e saranno pronte a ribadire e confermare la loro disponibilità per l’effettuazione del servizio”.

Nei giorni scorsi la giunta regionale ha stanziato oltre 50 milioni di euro per le aziende venete del trasporto pubblico locale. Due i riparti di finanziamento approvati: il primo di oltre 42 milioni di euro, stanziati nel Decreto Rilancio dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con quello all’Economia e finanze, per compensare i mancati ricavi da traffico registrati nel periodo di emergenza sanitaria, e uno di circa 8,5 milioni di euro di risorse reperite nel bilancio regionale, destinate al potenziamento dell’offerta dei servizi.

“Il settore ha un estremo bisogno di liquidità – ha sottolineato l’assessore ai trasporti e alle infrastrutture – e non appena il trasferimento statale è stato reso concretamente disponibile, a seguito dell’odierno via libera della Corte dei Conti, abbiamo provveduto con la massima urgenza, tra le prime Regioni in Italia, a ripartire le quote spettanti alle aziende che, quasi totalmente private delle entrate dalla vendita di biglietti, stanno cercando in tutti i modi di salvaguardare i propri bilanci. Per far capire le straordinarie difficoltà gestionali, basti ricordare che circa il 50 per cento dei ricavi delle aziende del Veneto è dato dalle entrate derivanti dal traffico passeggeri. A questo finanziamento – prosegue l’assessore – abbiamo aggiunto più di 8 milioni e 440 mila euro per far fronte ai costi dovuti al potenziamento delle linee di trasporto automobilistico, tramviario e di navigazione lagunare, nelle fasce orarie più frequentate dai pendolari: si tratta di servizi integrativi che si rendono indispensabili anche in vista della riapertura delle attività scolastiche e del conseguente incremento della domanda di trasporto”

I fondi saranno assegnati agli Enti Locali competenti per i servizi di trasporto pubblico automobilistici, tramviari e di navigazione lagunare e alla società regionale Infrastrutture Venete S.r.l. per i servizi ferroviari, che a loro volta li destineranno alle aziende affidatarie dei servizi stessi. Di qui l’invito del responsabile di CNA Veneto alla creazione di un rapporto chiaro.