11 dicembre, Giornata Internazionale della Montagna

𝟏𝟏 𝐃𝐢𝐜𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 – 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐚𝐠𝐧𝐚.

Istituita dalle Nazioni Unite nel 2003 ha l’obiettivo di evidenziare l’importanza della montagna per la salute del pianeta e per il benessere delle persone, per far conoscere la varietà delle culture di montagna.

Nella Giornata Internazionale della Montagna l’assemblea generale delle Nazioni Unite incoraggia la comunità internazionale a organizzare eventi a tutti i livelli in quel giorno, per evidenziare l’importanza dello sviluppo sostenibile delle montagne.

Ma c’è di più. Secondo il Rapporto dell’Osservatorio Economia e Territorio CNA Veneto presentato qualche tempo fa “Centralità periferica. Sostenibilità e qualità delle aree interne in Veneto”, nella nostra regione le aree montane costituiscono oltre l’81% delle cosiddette “aree periferiche” da valorizzare e difendere. L’abbandono di questi luoghi rappresentano una pesante perdita di competenze artigiane. E CNA Veneto rinnova l’appello.

«Il progressivo abbandono di questi luoghi ubicati in maggior numero nelle zone montane e pedemontane del Veneto – sottolinea il Presidente CNA Veneto Moreno De Col – sia dal punto di vista demografico, sia imprenditoriale rappresenta, oltre che una pesante perdita per quanto riguarda competenze e professionalità legate all’artigianato e a diverse e strategiche filiere, una minaccia per l’assetto idrogeologico, con potenziali effetti negativi anche a valle. In questo contesto, la vocazione agricola delle Aree periferiche va salvaguardata e consolidata, non solo come concreta opportunità di sviluppo, ma anche in qualità di prezioso presidio del territorio; allo stesso modo la potenzialità di queste aree va senz’altro letta quale attivatore di micro-filiere turistiche con la prospettiva di attrarre imprenditorialità e nuova residenzialità. Non si tratta di richiamare grandi flussi di turisti attraverso grandi eventi o nuove attrazioni, bensì di gestire un numero crescente di visitatori attirati da piccole eccellenze locali legate appunto anche
alle piccole e micro imprese artigiane presenti, organizzando secondo una visione globale e sistemica l’accessibilità e l’ospitalità in maniera equilibrata, nel rispetto della fragilità dell’ecosistema locale.»

La valorizzazione della vocazione turistica delle Aree periferiche può avvenire anche intercettando i flussi di attraversamento del territorio, con indubbio beneficio per le attività commerciali e artigianali locali che possono offrire servizi dedicati e assistenza ai turisti (ricettività, ristorazione e bar, piccoli negozi di alimentari, assistenza tecnica alle biciclette). Le risorse naturali e paesaggistiche, fattori chiave per l’economia turistica, non bastano tuttavia ad invertire la rotta che da qualche decennio sta facendo scivolare questi territori verso un destino di crescente marginalità.

«Occorre favorire le condizioni per rendere appetibile l’idea di vivere nelle Aree periferiche, in primis assicurando i servizi di welfare – ha chiosato il Presidente CNA Veneto De Col –. Il progressivo aumento della marginalità delle aree periferiche rischia, a causa della mancanza dei servizi essenziali, di complicare ulteriormente una situazione già difficile. Necessario quindi poter contare su politiche incentrate su importanti azioni di valorizzazione di queste aree anche per offrire potenzialità di lavoro per i giovani