Blocco del Superbonus: nuova stretta

In crisi imprese e famiglie. Il commento di CNA Veneto al Decreto del Governo

Una ulteriore stretta alla misura fiscale del Superbonus: ieri sera il Governo ha annunciato lo stop definito allo strumento fiscale che dal 2022 ha fatto ripartire gran parte dell’economia del territorio ma che sembra non avere pace. Fatti i debiti conti, a 15 giorni dalla presentazione del DEF, il Ministro dell’Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti ha annunciato lo stop definitivo della cessione del credito e dello sconto in fattura per gli interventi legati al Superbonus.

Una notizia che ha destato immediata preoccupazione tra gli operatori del settore – nonché tra i privati cittadini – che ancora si trovano con i cantieri aperti, senza la prospettiva di poter rientrare di parte dei capitali impegnati.

In Veneto, al 29 febbraio 2024 sono ancora in essere 2.327 cantieri su un totale di 58.187 edifici interessati, quindi asseverazioni aggiornate alla medesima data, delle quali realizzate il 95,6% dei lavori (il 4,4% ancora in corso).

«Ancora una volta ci troviamo dinanzi ad un repentino e inaspettato cambio di rotta da parte del Governo su questa travagliata misura fiscale – commenta il Presidente CNA Veneto Moreno De Col –. L’annuncio di ieri ha destato allarme tra tutti gli operatori e le imprese del settore che hanno temuto un blocco immediato sui lavori in essere e non ancora conclusi. In attesa che venga ulteriormente definito il decreto, parrebbe che questa ulteriore stretta non si riferisca a quanto ancora in fase di realizzazione, ma certamente non possiamo dirci tranquilli dato che nella vita travagliata del Superbonus, repentini cambi di rotta da parte del Governo si sono già manifestati. Attendiamo quindi il decreto definitivo ma chiediamo continuità per quanto riguarda i lavori in fase di esecuzione secondo la normativa concessa, auspicando che questo intervento, che di fatto mette un punto conclusivo al Superbonus, non vada a penalizzare ulteriormente imprese e famiglie.»

Si stima che siano coinvolte 17 mila famiglie per oltre 600 milioni di euro di lavori a rischio, per un calcolo di circa 35mila euro a famiglia. «Rimane una coda complicata per molte imprese che si sono adoperate nei lavori del Superbonus e per le famiglie che hanno ancora cantieri aperti – aggiunge Matteo Ribon Segretario CNA Veneto –. Va comunque trovata una soluzione che non metta in difficoltà entrambi. Nel frattempo, ragioniamo sui bonus a medio lungo termine; serve una strategia per ottemperare alle direttive green che derivano dalle scelte europee calibrandole su reale patrimonio edilizio da efficientare, e su risorse certe.»

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