Bonus biciclette

Bonus biciclette, in Veneto venduti già oltre 40mila mezzi

CNA Veneto: “Per i produttori serve il rimborso immediato”

l bonus biciclette si sta dimostrando uno strumento molto gradito anche ai cittadini dei capoluoghi veneti che stanno accorrendo all’acquisto di bici ed altri dispositivi di mobilità elettrica. Dal 4 maggio ad oggi si stima siano state vendute in tutta Italia dalle 500 alle 600mila biciclette e i fondi stanziati dal Governo sono stati ben presto esauriti. Di qui il nuovo stanziamento da 70 milioni annunciato dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa qualche giorno fa.

Il Veneto secondo il rapporto sull’economia della bicicletta condotto da Legambiente nel 2018 rappresentava la terza regione per utilizzo della due ruote dopo l’Emilia Romagna e il Trentino Alto Adige. Per il tragitto casa-lavoro a farne uso era il 7 per cento dei cittadini e il 7,3 per cento degli studenti. A Treviso, sempre secondo il rapporto, la bici veniva utilizzata nel caso di spostamenti urbani dal 28 – 30 per cento dei residenti.

Non stupisce quindi il dato che emerge dall’Osservatorio della CNA del Veneto per cui si stima che nella sola regione in poco più di un mese, dal 4 maggio ad oggi, siano state acquistate già oltre 40mila biciclette, circa il 10 per cento del totale nazionale.

L’artigianato nella filiera della bicicletta gioca un ruolo di primo piano. In tutta Italia la riparazione concentra circa il 78,5 per cento delle imprese, circa il 16,6 per cento la fabbricazione e il montaggio di biciclette, il 4,5 per cento la fabbricazione di parti ed accessori, mentre il noleggio rappresenta lo 0,4 per cento delle attività artigiane del settore. Nella filiera 2 imprese su 3 sono artigiane*.

“La misura ha già dimostrato di rappresentare un’opportunità importante – dichiara il responsabile veneto Fabio Fiorot – tuttavia esistono degli aspetti del decreto che potrebbero fare da tappo alla misura. Servono forme di rimborso immediato per i produttori e i commercianti di biciclette che oggi sono chiamati ad anticipare il 60 per cento del prezzo dei mezzi con gravi ammanchi di liquidità e di fatturato che devono essere reintregrati immediatamente e non attraverso forme differite come i crediti di imposta. Per questo ci auguriamo che con i decreti attuativi al Dl Rilancio possano essere offerte soluzioni nuove e più adeguate alla reale applicazione della misura”.

*Elaborazione CNA Veneto su dati Unioncamere – Infocamere

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